Foto di Helena Lopes/Unsplash
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Progetto Racconti liberi: narrarsi per ricominciare

Giovani messi alla prova dal giudice per aver commesso dei reati rappresentano sé stessi con parole e foto

Redazione lavialibera

Redazione lavialibera

1 novembre 2025

"Sono Martina. Ho 18 anni. Abito a Torino. Mi piace la musica, ascolto spesso i Club Dogo. Vorrei fare l’Oss [operatore socio-sanitario, ndr] nelle comunità e vorrei andare a vivere in Germania. Mi piace camminare. Sono uscita da poco da una comunità terapeutica dopo due anni e dopo aver cambiato due comunità traumatiche (non erano comunità normali). Sono riuscita a uscire dal giro in cui ero anche perché non potevo sentire nessuno. Ora voglio solo una vita normale".

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Martina fa parte di un gruppo di ragazze e ragazzi che sono incappati in problemi con la giustizia e sono stati messi alla prova dal giudice. Quest’estate ha partecipato con altre sei persone nelle sue stesse condizioni al progetto Racconti liberi, realizzato dalla società di comunicazione torinese Domino, con lavialibera Acmos. Obiettivo: aiutare chi ha intrapreso un percorso di riabilitazione sociale a raccontare la propria storia, fuori dalle etichette e dallo stigma legati al percorso giudiziario.

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