Genova, 20 luglio 2001. Un manifestante no global bloccato dalla polizia durante gli scontri. S. Rellandini/Ansa-Reuters
Genova, 20 luglio 2001. Un manifestante no global bloccato dalla polizia durante gli scontri. S. Rellandini/Ansa-Reuters

No global e Genova 2001: di cosa parliamo?

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15 luglio 2021

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I cosiddetti “no global” di inizio millennio sono stati un movimento che ha unito migliaia di realtà, gruppi e associazioni contro un certo tipo di globalizzazione, considerata fonte di inaccettabili disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo e all’interno delle società nazionali. Sotto accusa finiscono in particolare il potere di istituzioni finanziarie e politiche quali il Fondo monetario internazionale (Fmi), la Banca mondiale (Bm) e l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc o Wto dall’inglese World trade organization). 

La rete diviene famosa in tutto il mondo in occasione delle manifestazioni e dei disordini scoppiati a Seattle nel 1999 nei giorni dell’assemblea dei Paesi membri della Wto. Da quel momento in poi, la rete viene definita anche come "popolo di Seattle".

A gennaio 2001 a Porto Alegre in Brasile il movimento dà vita al primo Forum sociale mondiale (Fsm) in contrapposizione al World economic forum dei potenti della Terra che ogni anno si ritrovano a Davos in Svizzera. 

Lo stesso anno, dal 19 al 22 luglio, la rete è protagonista di un’ampia mobilitazione contro la riunione del G8 di Genova, poi soffocata da una violentissima repressione da parte delle forze dell’ordine. Tra i fatti di Genova tristemente più noti: la morte di Carlo Giuliani; l’irruzione di polizia e agenti speciali nella scuola Diaz dove si trovavano 93 giovani disarmati e semiaddormentati; la reclusione dei manifestanti nella caserma di Bolzaneto.

Per i fatti della scuola Diaz nel 2015 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato all'unanimità la violazione dell'articolo 3 sul divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti, mentre per la caserma di Bolzaneto, nel 2017 la stessa Corte ha condannato l’Italia parlando di atti di tortura e indagini inefficaci.

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