Nell'ultimo film del francese Brizé, Vincent Lindon prigioniero nel ruolo di un dirigente d'azienda

Stéphane Brizé chiude la sua trilogia (non dichiarata) sul mondo del lavoro. In "Un altro mondo", gli effetti nefasti delle politiche aziendali su operai e quadri. Unici a salvarsi, i padroni

Andrea Zummo

Andrea ZummoGiornalista, cinefilo e attivista di Libera

8 aprile 2022

Philippe Lemesle (interpretato da Vincent Lindon) è un uomo di mezza età, alle prese con un passaggio molto delicato della vita: è direttore di un’azienda di elettrodomestici, che appartiene a un gruppo internazionale che ha deciso per una strategia di fusioni e tagli del personale. Gli chiedono un piano di riassetto, che comporta il licenziamento di 58 operai. Philippe deve quindi mediare con i suoi collaboratori, trattare con i lavoratori, cercare di allearsi con gli omologhi dirigenti di altri stabilimenti e negoziare con i suoi superiori.

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