Il diario dall'Afghanistan

Una diciassettenne di Kabul racconta su Telegram la monotonia di una vita senza libertà e i sogni in sospeso

Paolo Valenti

Paolo ValentiGiornalista

28 febbraio 2023

"Hanno seppellito i miei sogni nella terra nera. I fiori dei miei sorrisi sono ormai appassiti. La canzone che ha rotto il silenzio di questa città è stata sepolta viva in fondo a pozzi asciutti, bui come l’oceano, accanto alla mia gonna colorata". A scrivere è Omulbanin, ha 17 anni e vive a Kabul. La sua storia è quella di migliaia di ragazze afghane la cui esistenza è cambiata drasticamente da quando – il 15 agosto 2021 – i talebani hanno ripreso il controllo della città e di tutto l’Afghanistan. Omulbanin la racconta un frammento alla volta sul suo canale Telegram, che tiene a mo’ di diario, aperto agli amici che non può più frequentare e a chiunque abbia a cuore le sorti del suo Paese. Ci annota i suoi pensieri, racconta ciò che vive, ogni tanto trascrive passaggi di libri e poesie che ha letto. La sua chat è una rara testimonianza di cosa significhi essere una ragazza nell’Afghanistan dei talebani.

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