Anche i potenti rubano, sfruttano, inquinano, uccidono, ma a loro si perdona più facilmente, lasciando le vittime inascoltate e senza giustizia. Se il potere può permettersi di essere cieco di fronte ai danni che provoca, noi non possiamo e non vogliamo farlo: questo è il senso della copertina del numero 19 de lavialibera, che mostra il volto di Mirella Bertana, figlia di Laura Biestri, morta a causa dell'amianto a Casale Monferrato nel 2004. I potenti “hanno bisogno di suscitare ammirazione e imitazione”, scrive il criminologo Vincenzo Ruggiero, spiegando perché la società è più indulgente con chi è ricco. Anna Sergi e Alberto Vannucci scandagliano i legami tra le mafie e le logge massoniche, in quell'unicum italico secondo cui – più che altrove – le élite, la classe dirigenti e i professionisti cercano ambienti riservati in cui incontrarsi e organizzare scambi. “Il senso d’impotenza delle vittime verso gli abusi del potere, e il senso d’impunità dei potenti nei confronti della comunità, sono due facce della stessa medaglia”, scrive Luigi Ciotti nel suo editoriale. Abbiamo raccontato uno dei crac bancari più gravi degli ultimi anni, quello della Banca popolare di Vicenza, i processi per inquinamento da Pfas in Veneto e Piemonte, e i meccanismi dell'evasione fiscale nel mondo dei trasporti: un impero fondato sullo sfruttamento lavorativo e il mancato pagamento delle tasse, accettato perché funzionale all'economia. I familiari delle vittime di incidenti e tragedie, come l’esplosione della stazione di Viareggio o il crollo del Ponte Morandi, ci raccontano l’importanza delle loro battaglie giudiziarie.
In questo numero raccontiamo anche l’Afghanistan grazie al diario social della 17enne Omulbanin e alle voci di una squadra di cicliste scappate dai talebani. Di donne si parla ancora nelle pagine di Culturama con un articolo che denuncia le difficoltà di cantanti e musiciste in un’industria discografica dominata dagli uomini.
Il numero contiene altre novità: due rubriche, una sull'ambiente, Zeromissioni, scritta dal Fisico dell'ambiente Antonello Pasini, e una su corruzione e dintorni. Mondidimezzo, del politologo Alberto Vannucci e una graphic story: due pagine a fumetti realizzate dagli allievi della Scuola Comics di Torino.