
Dare un nome a chi muore in mare

Paolo ValentiRedattore lavialibera

28 febbraio 2023
Venti miglia nautiche separano Livorno dalla più piccola tra le isole dell’arcipelago toscano: Gorgona. L’ultima isola-carcere in Italia è ricca di castagni, ontani neri, lecci e pini di Aleppo resistenti al vento, caratteristici della macchia mediterranea.
Il carcere uccide (non) solo d'estate
Gorgona è una sezione distaccata della casa circondariale di Livorno, unica esperienza di colonia penale agricola ancora funzionante in Europa. L’istituto è suddiviso in due sezioni autosufficienti: la prima, Articolo 21, è composta da 19 stanze singole, mentre la sezione Le capanne può ospitare 90 persone. Entrambe sono dotate di cucina, refettorio e numerosi spazi comuni e di aggregazione, tra cui una palestra, una biblioteca e una sala con il tavolo da calciobalilla.
Quello di Gorgona è un istituto "a trattamento avanzato", dove il lavoro costituisce l’elemento cruciale e fondamentale della riabilitazione
Negli ultimi trent’anni un funzionario del ministero di Giustizia, Carlo Mazzerbo, ha diretto il carcere di Livorno e quindi anche la sezione distaccata di Gorgona, rendendo quello dell’isola un istituto "a trattamento avanzato", dove il lavoro costituisce l’elemento cruciale e fondamentale della riabilitazione. Le capacità professionali acquisite dai detenuti garantiscono una minima autosufficienza e un sostegno economico per coloro che hanno famiglia. Mazzerbo ha raccontato la sua esperienza nel libro Ne vale la pena: Gorgona, una storia di detenzione, lavoro e riscatto (Nutrimenti, 2013).
A Gorgona la vita scorre lenta e le giornate lavorative seguono il ciclo del sole. Un modello sperimentale di successo, un esempio su cui riflettere
Nel 2016 è stato firmato un protocollo d’intesa tra amministrazione comunale di Livorno, ente Parco nazionale dell’arcipelago toscano e direzione della casa di reclusione Gorgona isola, che ha permesso la fruizione turistico-naturalistica dell’isola, mentre nel 2019 è stato riattivato un trasporto passeggeri di linea due volte a settimana.
A Gorgona la vita scorre lenta e le giornate lavorative seguono il ciclo del sole. Un modello sperimentale di successo, un esempio su cui riflettere.
La tua donazione ci servirà a mantenere il sito accessibile a tutti
Con i criptofonini, i clan della Locride gestivano il narcotraffico internazionale da San Luca, paese di tremila anime arroccato sull'Aspromonte jonico. Tramite il "denaro volante", sistema informale di trasferimento di valore gestito da cinesi, con contatti a Dubai, pagavano la droga ai cartelli sudamericani. Con il beneplacito dei paramilitari, tonnellate di cocaina partivano da Colombia, Brasile e Ecuador per poi raggiungere il vecchio continente grazie agli operatori portuali corrotti dei principali scali europei. L'ultimo numero de lavialibera offre la mappa aggiornata degli affari della 'ndrangheta, così per come l'hanno tracciata le ultime indagini europee, in particolare l'operazione Eureka
La tua donazione ci servirà a mantenere il sito accessibile a tutti