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28 febbraio 2023
ll potere non gode quasi mai di buona fama, se non da parte di chi lo esercita. Sono molte le società – quasi tutte! – che diffidano del potere, e non soltanto del potere acquisito con la forza, ma anche del potere più normale e legittimo, socialmente e giuridicamente riconosciuto.
Perché questa diffidenza di fondo? Il potere – tanto più se equilibrato – non è forse utile per dirigere in modo efficace una società, per organizzarla in modo tale da affrontare e, se possibile, risolvere i problemi che le si pongono innanzi? Portiamo un esempio minimo: i pigmei BaMbuti della foresta dell’Ituri (Repubblica democratica del Congo) – studiati a partire dagli anni ‘50 del Novecento da Colin Turnbull – si affidano a un leader, allorché intraprendono una battuta di caccia; è lui che guida e coordina il gruppo dei cacciatori. Ma, finita la battuta di caccia, questa figura di “capo” rientra, per così dire, nei ranghi:
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