La festa continua

Il basso Lazio, a dispetto delle apparenze, è un territorio con profondi problemi di illegalità e malaffare. Qui, a due passi dalla Campania, alcune famiglie di camorra hanno spostato i loro affari dalla fine degli anni Settanta: il luogo ideale per riciclare soldi sporchi e reinvestirli in edilizia, attività commerciali e gioco d'azzardo. Quarant'anni di celato malaffare, che hanno intorpidito una società che oggi sembra addomesticata a questo andazzo, per paura e per convenienza. Anche se non tutta.
Siamo stati nei territori di Fondi, Formia, Gaeta e dintorni per conoscere questa realtà complessa – dove le bellezze naturali sono state ricoperte dal cemento – e incontrare chi non arretra: un'ex sindaca, una giornalista e un parroco che vanno controcorrente e denunciano pubblicamente ambiguità e abusi.

In questo numero abbiamo intervistato la dirigente scolastica Annalisa Savino, al centro delle polemiche per avere scritto un messaggio ai suoi alunni dopo il pestaggio di estrema destra ai danni di due studenti. Di fascismo parla nella sua rubrica Carlo Lucarelli: "Può essere detto in tanti modi ma alla fine è sempre la stessa cosa. La stessa sostanza".

Ci prepariamo all'estate con il bacino del Po che non è mai stato così asciutto. Presto per milioni di persone non sarà più scontato avere l’acqua nei rubinetti e non è distopico prevedere una lotta per accaparrarsi le ultime riserve. I tecnici lo danno per certo.

La prima delle tre storie è dedicata ai criptofonini, un'inchiesta internazionale smartphone anti-intercettazioni di cui si servono i narcos. Pubblichiamo poi un'inchiesta internazionale sulla hawala, un sistema di pagamento "sicuro" utilizzato in Medio Oriente dalle persone che partono per l'Europa. Infine, il giornalista Gabriele Santoro intervista Carlos Beristain, membro della Commissione per la verità, che si è occupata delle vittime del conflitto armato in Colombia, lungo cinquant’anni.