
Referendum 8 e 9 giugno, come votare da fuorisede e i quesiti

1 maggio 2025
"Ho una visione pessimistica: il Meridione e le isole hanno per i bacini una situazione peggiore dell'anno scorso, la prossima estate sarà particolarmente dura". Suonano come un’ammissione di fallimento le parole pronunciate a fine marzo dal commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica Nicola Dell’Acqua. Forse preludono alla proroga dello stato d’emergenza per la Sicilia dichiarato dal governo il 6 maggio 2024.
Crisi idrica in Sicilia, i ribelli delle sorgenti
Sicuramente, ne certificano l’insuccesso: nonostante i milioni spesi a suon di interventi d’urgenza, siamo al punto di partenza, se non peggio. Viene allora da chiedersi per cosa siano stati impiegati quei soldi. Rispondere non è semplice: lo stato d’emergenza consente di derogare a molti degli obblighi che invece vigono per le opere pubbliche ordinarie, tra cui quelli relativi alla trasparenza.
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Crisi idrica, incendi, mafie e povertà: chi guadagna e chi si ribella nella Sicilia delle emergenze