
Le armi bruciano il pianeta



1 novembre 2025
Non è una novità: banche e istituti di gestione del risparmio investono i soldi dove c’è maggiore possibilità di guadagno. E l’industria bellica, in questo momento, offre rendimenti sicuri: la quotazione delle società europee degli armamenti e dell’aerospazio è quintuplicata negli ultimi cinque anni, trainata soprattutto dalle guerre in Ucraina e a Gaza (non a caso, i titoli sono calati con l’avvio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas).
Guerre, vertigine e disincanto
La novità è che quella che prima era una scelta, più o meno trasparente, dei singoli istituti, oggi è sostenuta esplicitamente dalla Commissione europea nell’ambito del piano di riarmo: "I fondi pubblici non saranno sufficienti a soddisfare il fabbisogno dell’industria della difesa – si legge nel comunicato dello scorso marzo che presenta il piano –. Per questo, la strategia della Commissione punta a facilitare la mobilitazione dei risparmi privati".
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