
Don Italo Calabrò, pioniere dell'antimafia sociale

3 maggio 2021
Meno di 40mila anime vista Vesuvio, Pagani, in provincia di Salerno, ha una storia costellata di episodi legati all’insediamento della criminalità organizzata: due i sindaci arrestati e gli scioglimenti del consiglio comunale, decine i fatti di sangue e ben quattro le vittime innocenti. Qui da dicembre 2016 Il nuovo piccolo giornale ha deciso di fornire uno spazio online di inchiesta e approfondimento sul fenomeno camorristico e sulla politica per offrire un racconto alternativo e di denuncia. Il giornale eredita l’esperienza de Il piccolo giornale, periodico di discussione politica fondato nel 1970 e diretto da Marcello Torre, sindaco di Pagani ucciso dalla camorra nel 1980. Più di quarant’anni dopo, grazie al presidio paganese di Libera e ai familiari di Torre, quel progetto editoriale ha ripreso vita nella sua città con una nuova veste, ma animato dalle medesime intenzioni: restituire dignità a territori difficili e raccontare i fatti senza fare sconti a nessuno.
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Con i criptofonini, i clan della Locride gestivano il narcotraffico internazionale da San Luca, paese di tremila anime arroccato sull'Aspromonte jonico. Tramite il "denaro volante", sistema informale di trasferimento di valore gestito da cinesi, con contatti a Dubai, pagavano la droga ai cartelli sudamericani. Con il beneplacito dei paramilitari, tonnellate di cocaina partivano da Colombia, Brasile e Ecuador per poi raggiungere il vecchio continente grazie agli operatori portuali corrotti dei principali scali europei. L'ultimo numero de lavialibera offre la mappa aggiornata degli affari della 'ndrangheta, così per come l'hanno tracciata le ultime indagini europee, in particolare l'operazione Eureka