20 luglio 2022
Siamo in una città portuale del Sudamerica dell’immediato prossimo futuro, se non di oggi. Molto probabilmente Montevideo. Dalle acque dell’immenso fiume su cui si affaccia la città, fattesi viola a causa di un’alga sconosciuta, i pesci sono completamente scomparsi e hanno inondato le spiagge, divenute tappeti di carne morta. I sommozzatori mandati sul fondo del fiume per trovare indizi utili a comprendere le cause del disastro muoiono anch’essi, senza che si riesca a dare una spiegazione del fatto. Dopo la morte dei pesci e dei sommozzatori, grosse nubi si addensano all’orizzonte. È inverno, ma un’inusuale ondata di calore avvolge la città, tanto che la gente esce di casa in sandali. La piccola estate, la chiamano, el veranillo. Non piove da tempo, anche se all’orizzonte sembra addensarsi una coltre di nubi scure, via via più grande e incombente. Tutti si aspettano l’arrivo di un temporale, e un bel giorno questo arriva.
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