Aggiornato il giorno 4 settembre 2024
Lo scorso maggio Alphabet, la società che controlla Google, ha presentato un motore di ricerca sperimentale che potrebbe trasformare la nostra esperienza online. Il sistema sfrutta l’intelligenza artificiale generativa, cioè in grado di produrre nuovi contenuti a partire da un input, per elaborare ex novo dei testi che rispondano alle nostre domande. In apparenza, il cambiamento è positivo. Non dovremo più cliccare decine di link e aprire altrettante pagine web prima di ottenere le informazioni che ci servono. Basterà consultare solo Google, risparmiando tempo ed energie. Ma facilità e rapidità, per quanto allettanti, nascondono un’insidia: una navigazione sempre più limitata e controllata.
Internet: bene comune e diritto umano. Il commento di Romano Prodi per lavialibera
Crediamo in un giornalismo di servizio a cittadine e cittadini, in notizie che non scadono il giorno dopo. Ma per continuare a offrire un'informazione di qualità abbiamo bisogno di te. Sostienici!
Se sei già abbonato o hai acquistato il numero in cui è presente l'articolo clicca qui per accedere e continuare a leggere.
Politica all'attacco della magistratura. Il governo italiano, come quello di altri paesi occidentali, mostra insofferenza verso alcuni limiti imposti dallo stato di diritto delegittimando giudici e poteri di controllo