
Guerra in Congo, l'interesse del Ruanda per il coltan e gli accordi con l'Ue

22 dicembre 2023
Nel 2024, vi auguriamo felicità. Per noi è una sfida, una provocazione, a cui abbiamo dedicato il quinto numero del 2023, sapendo che non è solo un’emozione intima e personale, ma un sentimento con una forte dimensione etica e pubblica.
Scopri il numero sulla felicità
Abbiamo avuto prova della sua dimensione collettiva. Per ringraziarvi di questo anno insieme, abbiamo un numero speciale per voi (da scoprire alla fine dell'articolo).
Nel numero dedicato al crimine dei potenti, spesso impuniti, abbiamo ascoltato le storie dei comitati che riuniscono i familiari delle vittime, chiedendo giustizia
Scopri il nostro numero sul crimine dei potenti
In Calabria abbiamo approfondito cosa significa vivere in una regione dove, scrive Luigi Ciotti, all’economia ‘ndranghetista si contrappone una Calabria capace di solidarietà e inclusione che va diffusa.
Scopri il nostro numero sull’economia ‘ndranghetista
Nel numero dedicato alla scuola, abbiamo raccontato la dispersione scolastica e la povertà educativa, che allontanano i ragazzi e le ragazze dai luoghi dell'educazione. Ma c'è anche chi propone un'alternativa.
Scopri il nostro numero sulla scuola
A Formia, don Alfredo Micalusi si è schierato contro la camorra e le ambiguità istituzionali, attirandosi critiche e malignità ma anche solidarietà.
Scopri il nostro numero sul Basso Lazio
L'ultimo numero dell'anno l'abbiamo dedicato alla pace, che per noi "è un altro gioco". "Dobbiamo smetterla – dice Luigi Ciotti – di nominare la pace come punto di arrivo, come esito sperato di una guerra che però intanto c’è stata. Occorre invece pensare la pace come alternativa concreta alla violenza, non semplice fantasia di menti ingenue, utopia per «anime belle».
Scopri il numero "La pace è un altro gioco"
Significa fare spazio alla pace dentro di noi, imparare a guardare con indulgenza anche ai nostri limiti, fragilità e contraddizioni. Se siamo in pace, guarderemo pacificamente agli altri, a chi ci sta intorno".
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Politica all'attacco della magistratura. Il governo italiano, come quello di altri paesi occidentali, mostra insofferenza verso alcuni limiti imposti dallo stato di diritto delegittimando giudici e poteri di controllo
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