2023 - numero 24

La pace è un altro gioco

Concludiamo questo anno con un numero dedicato alla costruzione della pace. Alla complessità dei fronti di guerra e al desiderio di molte popolazioni di sottrarsi al furore delle armi. "Come guerre, il termine pace andrebbe declinato al plurale: paci. Ce ne sono di giuste, che portano diritti e uguaglianza, ma anche di ingiuste, come quelle imposte dai più forti sui più deboli", scrive nell'editoriale di presentazione la direttrice Elena Ciccarello

Il pensiero di Luigi Ciotti è rivolto a chi in questo momento sta soffrendo: "Non posso fare a meno di pensare alla martoriata terra di Palestina. Proprio lì dove la fede cristiana racconta la nascita di Gesù, luce e speranza per i popoli, oggi è buio e disperazione. Al posto della cometa sono i missili a solcare il cielo. Mentre all’immagine del bambinello nella grotta si sovrappongono quelle, strazianti, dei neonati venuti al mondo sotto le bombe, in ospedali sventrati, senza più culle adatte ad accoglierli". 

Sull'infografica di questo numero trovate tutti i dati sui tagli alla rivoluzione verde, decisi con il definanziamento del Pnrr, e una riflessione sulla pochezza delle politiche ambientali del climatologo Antonello Pasini

Lucia Vastano è andata in Afghanistan per costatare le reali condizioni di vita nel paese dopo il ritorno dei talebani. La popolazione è stremata dalla povertà e da un numero abnorme di tossicodipendenti. 

Nella sezione dedicata alla cultura, un racconto di Livio Santoro sull'opera dello scrittore scozzese Alasdair Gray, da cui è tratto il nuovo film di Yorgos Lanthimos, "Povere creature!", vincitore del Leone d'oro a Venezia, che arriverà nelle sale italiane il prossimo gennaio.

In questo numero

Copertina | La storia non ci insegna nulla Elena Ciccarello

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