Industrie multinazionali. Foto di Zoya Loonohod/Unsplash
Industrie multinazionali. Foto di Zoya Loonohod/Unsplash

Multinazionali esportatrici di corruzione

Le grandi aziende del Nord del mondo pagano tangenti ai pubblici ufficiali dei paesi più poveri per aggiudicarsi appalti e monopolizzare i mercati. I risultati di una ricerca inedita

Martina Cataldo

Martina CataldoCollaboratrice lavialibera

21 dicembre 2023

I paesi più ricchi sono quelli che corrompono di più e lo fanno negli Stati più poveri e meno tutelati. La capacità di competizione sui mercati esteri, le risorse economiche e la presenza di multinazionali giocano un ruolo fondamentale. Non a caso, ai primi posti dei paesi esportatori di corruzione figurano Stati Uniti, Germania e Regno Unito, dove sono state registrate rispettivamente 652, 169 e 132 transazioni illecite. A seguire, Francia, Olanda e Svizzera. In fondo alla classifica compaiono, invece, Slovacchia, Islanda e Turkmenistan, con lo 0,02 per cento di tangenti pagate. L’Italia si trova al 13esimo posto, preceduta da Brasile e Giappone, con 40 trasferimenti di denaro corrotti mappati, tutti con lo stesso comune denominatore: il pagamento di mazzette nei paesi più poveri per aggiudicarsi le gare di appalto delle grandi opere. 

La rivista

2024 - numero 26

Truffe al pascolo

Mafie, imprenditori e colletti bianchi si spartiscono milioni di euro di frodi alla politica agricola Ue, a scapito di ecosistemi, salute, casse pubbliche e piccoli pastori

Truffe al pascolo
Vedi tutti i numeri

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar