
Referendum 8 e 9 giugno, come votare da fuorisede e i quesiti

1 maggio 2025
Quando il 24 e il 25 luglio del 2023 il fuoco è arrivato alle porte di Palermo, la città era impreparata. Le condizioni meteo particolari, con il caldo torrido e il vento di Scirocco, hanno fatto sì che i diversi inneschi si propagassero con una violenza inedita, devastando aree verdi, case, aziende e monumenti. Tre anziani sono morti, per cause direttamente legate agli incendi o alla difficoltà dei mezzi di soccorso di raggiungere le zone colpite. Le fiamme hanno raggiunto anche quartiere di Borgo Nuovo di Palermo, distruggendo una casa popolare. In quei giorni, in piena estate, 130 vigili del fuoco stavano partecipando a un corso di formazione per diventare capo squadra, lasciando sguarniti i territori.
Il rogo devastante di quel luglio è stata l’ennesima manifestazione tragica di un fenomeno che colpisce la regione da decenni, ma che continua a essere gestito come un’emergenza. Intanto, raccolta dati e mappatura degli incendi in Sicilia sono pressoché al palo.
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Crisi idrica, incendi, mafie e povertà: chi guadagna e chi si ribella nella Sicilia delle emergenze