
Referendum 8 e 9 giugno, come votare da fuorisede e i quesiti

1 maggio 2025
Secondo la tradizione, Santa Rosalia, in fuga dal matrimonio forzato, lo scelse come rifugio e luogo di eremitaggio. Man mano che ci si avvicina, salendo di quota, il paesaggio si fa via via più verde e il finocchietto selvatico e i fiori di sulla ai bordi delle strade cedono il passo a lecci e querce. Santo Stefano Quisquina, comune di 4mila abitanti all’estremo nord della provincia di Agrigento, deve il nome proprio a queste caratteristiche: stéphanos significa in greco corona, quella formata dai monti Sicani che circondano il paese, mentre il termine coschin, dall’origine dibattuta, berbera o araba, rimanderebbe all’ombra dei boschi.
La Sicilia ha sete di buona politica
Qui l’acqua non manca, almeno per ora: il sottosuolo custodisce un bacino idrico che si estende per 48 chilometri quadrati e le sette sorgenti censite come attive nel comune dall’Assemblea territoriale idrica (Ati) assicurano sei dei dieci milioni di metri cubi annui di acqua sorgiva di tutta la provincia. Una ricchezza che ha attirato le brame di molti: all’inizio del Novecento, Ferrovie dello Stato avanzò la richiesta di sfruttare le sorgenti per rifornire le stazioni della zona, scontrandosi con il no del Comune.
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