
Hydra, a Milano il processo contro l'alleanza tra mafiosi di Cosa nostra, 'ndrangheta e camorra

1 luglio 2025
Monitorare stanca. E anche riferire in parlamento, se la relazione riguarda le Olimpiadi invernali del 2026. Eppure le premesse erano buone: nel dossier di candidatura era prevista la costituzione di un Consiglio olimpico congiunto incaricato "della supervisione al massimo livello dei Giochi", con il "mantenimento dei massimi standard di trasparenza e rendicontazione in tutti gli aspetti della pianificazione". E anche nel decreto iniziale sulla manifestazione, datato 2020, si faceva riferimento a questo organo, i cui impegni sarebbero iniziati nel 2022, tre anni dopo la nascita della Fondazione Milano Cortina 2026 e un anno dopo la costituzione di Simico. Il 30 marzo 2022 l’allora sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali aveva firmato il decreto dell’istituzione del Consiglio, composto da 15 enti, tra ministeri, regioni, province, comuni interessati dai Giochi, società sportive, Fondazione e Simico. A questa lista si era poi aggiunto anche un membro del ministero del Turismo. Entro trenta giorni da quella data si sarebbero dovuti nominare i componenti: cosa è successo dopo, invece, lavialibera l’ha scoperto solo attraverso un accesso civico al ministero dello Sport.
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