Tronchi appena tagliati da una foresta nel distretto di Pogradec, nel sud dell'Albania, Foto di M. Abbà
Tronchi appena tagliati da una foresta nel distretto di Pogradec, nel sud dell'Albania, Foto di M. Abbà

Deforestazione, chi accetterà le nuove norme europee?

A fine anno entrerà in vigore la legge europea contro la deforestazione e i traffici illeciti di legname. I nuovi requisiti rischiano di escludere gli operatori locali più fragili

Marta Abbà

Marta AbbàGiornalista e fisica dell'ambiente

1 luglio 2025

Per fare un tavolo ci vuole il legno, e quindi un albero, un seme, un fiore e così via. Nei versi di Gianni Rodari la filiera del mobile suona semplice e diretta, quando in realtà così non è, almeno in Italia. Il Belpaese è terzo nell’Unione europea per import di legno e derivati e l’80 per cento di quello usato dalle imprese nostrane arriva da altri paesi, a volte da foreste non europee e, soprattutto, non sempre seguendo un percorso legale.

L'Ue finanzia impianti a biomasse

Per provare a risolvere la situazione, l’Ue ha deciso di inasprire i controlli previsti dall’attuale norma anti-deforestazione Eutr (European union timber regulation), ribattezzata Eudr (European union deforestation regulation), che fra le altre cose prevede controlli più severi sui prodotti ricavati dal disboscamento illegale importati in Europa. I nuovi requisiti rischiano però di escludere dal mercato gli operatori locali più fragili e spingere gli stessi ad accettare meccanismi di corruzione e sfruttamento.

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