
Le armi bruciano il pianeta




1 novembre 2025
Alle 6.41 del 27 agosto 2025, il traghetto Allegra della compagnia italiana Grandi navi veloci (Gnv) fa ingresso nel porto di Genova sbuffando un denso fumo grigio, che continua a fuoriuscire dalla ciminiera, virando man mano su toni più chiari, fino all’attracco, avvenuto alle 6.56. Quel giorno, la cabina di monitoraggio della qualità dell’aria di via Buozzi, la più vicina, smette di registrare la concentrazione di biossido di azoto (NO2), una delle sostanze tossiche prodotte dalla combustione del carburante delle navi per un malfunzionamento, motiva l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal). A documentare la fumata, come le altre che sono seguite fino a sera, almeno sette da altrettanti grandi navi, sono invece le “Sentinelle dell’aria”: cittadine e cittadini che, dalle finestre e dai balconi delle proprie case, fotografano e misurano le emissioni inquinanti per poi pubblicare su Facebook un bollettino quotidiano.
Crediamo in un giornalismo di servizio a cittadine e cittadini, in notizie che non scadono il giorno dopo. Ma per continuare a offrire un'informazione di qualità abbiamo bisogno di te. Sostienici!
Se sei già abbonato o hai acquistato il numero in cui è presente l'articolo clicca qui per accedere e continuare a leggere.
Mine antiuomo, piani sanitari segreti e finanziamenti "sostenibili": tutti i trucchi con cui l'Europa ci porta alla guerra