![Un'immagine tratta dal profilo TikTok di un componente della gang Ak-47 Carpi, in cui compaiono dei fucili](documenti/schede/scheda/whatsapp_image_2024_07_12_at_11_58_20.jpeg)
Una gang sfruttava corrieri pachistani, al lavoro in appalto per Sda (Poste Italiane)
![Rosita Rijtano](documenti/autori/square/117325224_10158542976924758_2113746680685362901_n.jpg)
16 aprile 2020
Una lotta ad armi impari, nonostante le forze messe in campo. Crescono le coltivazioni di coca in America Latina, così come quelle di papavero da oppio in Afghanistan. E poi ci sono le droghe sintetiche, sempre più diffuse e in continua evoluzione. "Un quadro preoccupante", lo ha definito Giuseppe Cucchiara, capo della Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa). A febbraio scorso i principali esperti di lotta al narcotraffico si sono dati appuntamento a Roma. Forze di polizia e magistrati da 56 Stati, esponenti dell’Ocse e dell’Interpol si sono ritrovati al convegno internazionale della Dcsa No drug, no problem. "Nessun paese è immune e non è possibile farcela da soli. Il nemico corre veloce", avverte Cucchiara.
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Non solo fentanyl, in Europa cresce la dipendenza da farmaci e nuove droghe. Diversi tipi di oppiaceo, oltre l'eroina, sono documentati nel 74 per cento delle morti per overdose in Europa, spesso in combinazione con alcol e altre sostanze. In Italia, record di 15-19enni che nell'ultimo anno hanno fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione medica: nel 2023 sono stati oltre 280mila.