Narcotraffico, il nemico corre veloce

"Nessun paese è immune e non è possibile farcela da soli. Il nemico corre veloce", sostiene Giuseppe Cucchiara, capo della Direzione centrale dei servizi antidroga che ha organizzato un incontro internazionale delle forze di polizia e delle organizzazioni impegnate nella lotta ai traffici di droga

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

16 aprile 2020

Una lotta ad armi impari, nonostante le forze messe in campo. Crescono le coltivazioni di coca in America Latina, così come quelle di papavero da oppio in Afghanistan. E poi ci sono le droghe sintetiche, sempre più diffuse e in continua evoluzione. "Un quadro preoccupante", lo ha definito Giuseppe Cucchiara, capo della Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa). A febbraio scorso i principali esperti di lotta al narcotraffico si sono dati appuntamento a Roma. Forze di polizia e magistrati da 56 Stati, esponenti dell’Ocse e dell’Interpol si sono ritrovati al convegno internazionale della Dcsa No drug, no problem. "Nessun paese è immune e non è possibile farcela da soli. Il nemico corre veloce", avverte Cucchiara.

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