Cristiana Capotondi sul set di Bella da morire, serie tv della Rai sui femminicidi
Cristiana Capotondi sul set di Bella da morire, serie tv della Rai sui femminicidi

Cristiana Capotondi, una capitana per calciatrici e attori

L'attrice romana è impegnata su molti fronti: oltre ai set, rappresenta la nazionale femminile di calcio ed è tra i fondatori dell'Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo

Andrea Giambartolomei

Andrea GiambartolomeiRedattore lavialibera

5 marzo 2021

Sul set ha iniziato giovanissima come protagonista di alcune popolari pubblicità e serie tv che l’hanno resa nota a tutte le famiglie, ma la vita di Cristiana Capotondi (Roma, 13 settembre 1980) non è soltanto fatta di ciak e telecamere. Da sempre grande appassionata di calcio, passione ereditata dal nonno (che era uno degli accompagnatori della Roma), dal novembre 2018 fino al 12 gennaio scorso è stata vicepresidente della Lega Pro, l’organizzazione a capo del campionato di Serie C, e dal 5 agosto è capo delegazione della nazionale di calcio femminile: rappresenta la Federazione italiana gioco calcio (Figc) nella squadra, ne fa le veci nelle occasioni ufficiali e coordina le attività non sportive. Per lei è "un viaggio che, a livello culturale e sociale, vale molto di più di quanto non possa esprimere il solo successo sportivo", ha detto alla nomina. Non è il suo unico impegno lontano dai set: in piena pandemia, insieme ad altre attrici e attori, ha fondato l’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo (Unita), che si batte per ottenere maggiori tutele a favore di questa categoria.

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