Il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, è anche il commissario che deve risanare la sanità regionale (Facebook)
Il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, è anche il commissario che deve risanare la sanità regionale (Facebook)

Calabria, il presidente Occhiuto: il risanatore della sanità non serve più

Dopo mesi di attesa, il colonnello Maurizio Bortoletti, che ha risanato i conti dell'Asl di Salerno, non sarà sub-commissario del sistema sanitario calabrese, gravato da debiti e inefficienze. Della vicenda è stato interessato anche il presidente Sergio Mattarella

Laura Fazzini

Laura FazziniGiornalista

17 giugno 2022

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Il tanto atteso sub-commissario alla sanità calabrese, il colonnello dei carabinieri Maurizio Bortoletti, adesso non è più atteso. Alla fine, il via libera dell’Arma non è arrivato e la Regione Calabria, di concerto con il governo, ha preso altre decisioni: da una parte Roma ha ufficializzato che il sub-commissario Ernesto Esposito sarà l’unico ad affiancare il presidente delle Regione Roberto Occhiuto, commissario che dovrebbe ridurre il debito e migliorare l’efficienza del sistema sanitario calabrese; dall’altra lo stesso governatore ha nominato a capo della nuova agenzia sanitaria centrale (di cui sembrava naturale dovessero occuparsi Bortoletti ed Esposito) un altro dirigente, Giuseppe Profiti: catanzarese, cresciuto sul piano lavorativo tra Roma e Genova, condannato in attesa di appello per abuso d’ufficio per la vicenda del restauro dell’attico del cardinale Tarcisio Bertone.

Leggi la puntata precedente: Calabria, mentre la sanità sprofonda, la nomina del sub commissario è ferma

La decisione del governo

“Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha deliberato l’assegnazione al dottor Ernesto Esposito del compito di affiancare, quale sub-commissario unico, il commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria nella predisposizione di tutti i provvedimenti da assumere in esecuzione dell’incarico commissariale”. Con queste parole, nel primo pomeriggio del 15 giugno, il governo comunicava la decisione di risolvere così la questione dei sub-commissari alla sanità calabrese. Dei due previsti, Esposito e il colonnello Bortoletti, ne resta soltanto uno. L’allargamento dei compiti del primo funziona come una revoca definitiva della nomina dell’ufficiale dell’Arma, nonostante la decisione presa dallo stesso ministro Franco a metà novembre 2021, di inviare in Calabria Bortoletti, già autore del risanamento dell’Asl di Salerno. Segnale che, evidentemente, lo stallo burocratico creato dall’Arma dei carabinieri – che non ha mai concluso il passaggio amministrativo per consentire a Bortoletti di diventare operativo in Calabria – ha convinto il presidente della Regione a seguire altre strade.

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In Calabria arriva Profiti

Nel 2021 Profiti viene chiamato a dirigere la Struttura di Missione di supporto per il sistema sanitario e sociosanitario per la Regione Liguria, voluto dal presidente Giovanni Toti

Per sostituire il colonnello Bortoletti in quelli che dovevano essere i suoi compiti, però, non basta soltanto Ernesto Esposito. A guidare la neonata Azienda zero è arrivato Giuseppe Profiti. Manager di lungo corso nella sanità pubblica e privata, ricercatore universitario, professore aggregato all’Università di Genova e una carriera partita dalla Guardia di finanza e passata attraverso le macchine amministrative dello Stato e della Regione Liguria, Profiti ha presieduto l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma tra il 2008 il 2015.

In quell’anno si è dimesso in seguito alle indagini della magistratura vaticana sulla ristrutturazione del super attico del cardinale Tarcisio Bertone, pagato in parte col denaro del Bambin Gesù. L’accusa lo indaga di peculato, per aver usato denaro pubblico per scopi diversi, ma il 14 ottobre 2017 il Tribunale vaticano lo condanna a un anno per abuso d’ufficio con l’interdizione di un anno dai pubblici uffici, pena sospesa. L’avvocato, il professore Antonello Blasi, fa ricorso in appello, che – stando a quanto dichiarato dal difensore a lavialibera – sarebbe ancora pendente. Se fosse stata emessa da un tribunale italiano, la condanna (anche di primo grado) avrebbe impedito a Profiti di ottenere incarichi pubblici di vertice per la cosiddetta inconferibilità. Il verdetto, però, è del tribunale del Vaticano, uno Stato estero e quindi per essere riconosciuto in Italia deve diventare definitiva, irrevocabile, e non è il caso.

Dal curriculum di Profiti risultano anche i ruoli di presidente di una struttura sanitaria privata, il Cardiocentro Montevergine, e della PP Patents and Technology, società che sviluppa tecnologie e brevetti in ambito sanitario. Nel 2021 viene chiamato a dirigere la Struttura di Missione di supporto per il sistema sanitario e sociosanitario per la Regione Liguria, voluto dal presidente Giovanni Toti. Malgrado questi quattro ruoli attivi il 24 maggio viene nominato commissario straordinario della nuova Azienda Zero della regione Calabria, nomina voluta direttamente dal presidente Occhiuto.

Profiti così si trova a dirigere la sanità sia a nord che a sud, almeno fino al 30 giugno 2022 quando scadrà il contratto come esperto nominato componente esterno della Struttura di missione a supporto del sistema sanitario e sociosanitario regionale in Liguria.

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Cos’è l’Azienda zero calabrese

Sembra un commissariamento del sub-commissario Esposito e del capo dipartimento sanità Jole Fantozzi: Profiti potrà “rappresentare il commissario ad acta" e assicurerà “le proprie attività (...) per l'attuazione del piano di rientro"

L’Azienda zero in Calabria sarà la nuova organizzazione centralizzata dell’intero sistema sanitario regionale. Simile alla struttura già realizzata in Veneto dal presidente Luca Zaia, era stata presentata al tavolo di lavoro di metà dicembre 2021 a Roma tra il ministero dell’Economia e della Finanza e il presidente Occhiuto, accompagnato dal colonnello Bortoletti, in quel momento in attesa di entrare in attività come sub commissario. Con il decreto regionale 61 firmato il 24 maggio 2022, la giunta Occhiuto ha assegnato il posto dirigenziale a Giuseppe Profiti. Dalla lettura dei due decreti, sembra essere una sorta di commissariamento di fatto del sub commissario Esposito e del capo dipartimento sanità Jole Fantozzi: il commissario dell’azienda zero potrà “rappresentare il commissario ad acta (cioè Occhiuto), presso sedi istituzionali regionali e nazionali sulla base di apposita delega anche permanente” e assicurerà “le proprie attività a supporto del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo del servizio sanitario della Regione Calabria svolgendo funzioni di programmazione, coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del Programma Operativo 2022 – 2025”.

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Maurizio Bortoletti
Maurizio Bortoletti

Con la revoca del ruolo di sub-commissario alla sanità del colonnello Bortoletti “hanno vinto la massomafia, la ’ndrangheta  e i vecchi giochi di potere. È inquietante e vergognoso”, è la dichiarazione forte rilasciata telefonicamente da Giacomo Saccomanno, referente della Lega in Calabria, riferendosi in particolare al commissariamento per mafia di alcune Asl calabresi.

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A maggio l’esponente del partito di Salvini aveva presentato un esposto alla procura di Catanzaro per chiedere indagini sul mancato arrivo del colonnello, sottolineando che il ruolo del carabiniere era fondamentale per indagare sulla mala gestione della sanità regionale. “Il colonnello con il risanamento dei conti della sanità campana ci aveva rassicurati sulla possibile pulizia sul nostro passato. Era il profilo perfetto per chiudere con una gestione criminale della sanità che ha costretto i nostri concittadini a non avere da decenni un servizio pubblico decente”, sottolinea il politico.

I ritardi della nomina di Bortoletti sono stati oggetto di sei interrogazioni parlamentari ai ministri dell’Economia e della Sanità. L’Arma dei carabinieri, interpellata da lavialibera, aveva passato la palla al colonnello sostenendo che non avesse ancora fatto sapere quale fosse il trattamento contrattuale da adottare.

Saccomanno mercoledì sera ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per spiegare ancora una volta la dinamica del caso Bortoletti, sperando che ci sia un interessamento della più alta carica dello Stato e quindi una reazione sovra regionale.

Il presidente Occhiuto non ha voluto rilasciare interviste a lavialibera, il suo portavoce ha confermato come la revoca sia una decisione del governo e quindi non di competenza regionale. Peccato che la proposta di nominare Bortoletti fu proprio del presidente Occhiuto, appena nominato commissario ad acta, e fu fatta propria dal governo Draghi coi ministri dell’Economia e della Salute.

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