![Un'immagine tratta dal profilo TikTok di un componente della gang Ak-47 Carpi, in cui compaiono dei fucili](documenti/schede/scheda/whatsapp_image_2024_07_12_at_11_58_20.jpeg)
Una gang sfruttava corrieri pachistani, al lavoro in appalto per Sda (Poste Italiane)
![Rosita Rijtano](documenti/autori/square/117325224_10158542976924758_2113746680685362901_n.jpg)
13 luglio 2022
Dal 2019 la quota si è ridotta, ma la flessione va letta tenendo conto di un fatto: la nostra industria sta ancora smaltendo le commesse incassate negli anni precedenti, come mostra il valore delle esportazioni effettive. Infatti, la cifra che fornisce la stima dei prodotti passati dalle dogane e diretti verso questi Stati non è diminuita, al contrario nel 2016 il valore ammontava a 356 milioni di euro e nel 2021 a 3,2 miliardi. Non solo. I governi non democratici continuano a essere clienti importanti delle nostre imprese. Nel 2019 e nel 2020, per esempio, l’Egitto si è aggiudicato dall’Italia elicotteri e fregate: due commesse da 871 e 991 milioni che hanno fatto del paese nordafricano la prima meta della nostra produzione bellica. Dati che permettono di capire meglio anche l’operato del governo in politica estera. Non a caso, nel 2021 i genitori di Giulio Regeni – il giovane ricercatore ucciso al Cairo nel 2016 e per la cui morte in Italia sono indagati quattro agenti delle forze di sicurezza egiziane – hanno presentato in procura un esposto contro il governo italiano per violazione della legge 185 del 1990, quella che vieta «l’esportazione di armamenti verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni unite, dell’Ue o del Consiglio d’Europa».
Le armi inviate in Ucraina finiranno sul mercato nero e, successivamente, nelle mani delle organizzazioni criminali italiane.
Non è un rischio «ma quasi una certezza, direi che è inevitabile», dice a lavialibera Dennis Vanden Auweele, ricercatore del Flemish Peace Institute. È già successo con il conflitto dei Balcani: secondo l’Europol, infatti, la maggior parte delle armi oggi trafficate in Europa arrivano da quella zona, anche se avere una stima è impossibile
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Non solo fentanyl, in Europa cresce la dipendenza da farmaci e nuove droghe. Diversi tipi di oppiaceo, oltre l'eroina, sono documentati nel 74 per cento delle morti per overdose in Europa, spesso in combinazione con alcol e altre sostanze. In Italia, record di 15-19enni che nell'ultimo anno hanno fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione medica: nel 2023 sono stati oltre 280mila.
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