Frontiere (poco) intelligenti

Nei passati vent'anni abbiamo visto una serie di tecnologie digitali implementate in questo contesto. Un cambiamento che sta avvenendo con poco controllo pubblico e in condizioni di vuoto normativo

Rosita Rijtano

Rosita RijtanoRedattrice lavialibera

10 settembre 2020

Un’intelligenza artificiale con il compito di aiutare la polizia di frontiera a individuare "i migranti illegali” e contribuire alla "prevenzione del crimine e del terrorismo”. È l’obiettivo di iBorderCtrl, un progetto che ha incassato ben quattro milioni e mezzo di euro nell’ambito di Horizon 2020, il programma di finanziamento creato dalla Commissione europea per supportare la ricerca all’interno del Vecchio continente. La tecnologia si propone di beccare i bugiardi analizzando le espressioni che fanno mentre rispondono alle domande poste da una sorta di poliziotto virtuale via webcam. Peccato poggi su dubbie basi scientifiche e gli errori cui va incontro siano stati documentati da diverse inchieste giornalistiche.

La rivista

2024 - numero 27

Fame chimica

Non solo fentanyl, in Europa cresce la dipendenza da farmaci e nuove droghe. Diversi tipi di oppiaceo, oltre l'eroina, sono documentati nel 74 per cento delle morti per overdose in Europa, spesso in combinazione con alcol e altre sostanze. In Italia, record di 15-19enni che nell'ultimo anno hanno fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione medica: nel 2023 sono stati oltre 280mila.

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