(Chuttersnap - Unsplash)
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Droga e porti, la via del mare

Nel 2018, il 78% dei sequestri di cocaina, il 60% di eroina e il 99% di hashish sono avvenuti sul confine marittimo. La 'ndrangheta ha un ruolo cruciale nel business

Marco Antonelli

Marco AntonelliDottorando in Scienze politiche all’Università di Pisa

16 aprile 2020

Attraverso i porti transita gran parte delle merci movimentate nel globo. Secondo l’Eurostat, nel 2018 hanno viaggiato via mare il 79,3 per cento delle merci esportate dall’Italia e circa il 99,4 per cento di quelle importate. Anche le organizzazioni criminali prediligono questo canale per trafficare i carichi di stupefacente. Nel 2018, secondo la Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa, gruppo che mette insieme gli esperti di polizia, carabinieri e guardia di finanza per il contrasto al narcotraffico, ndr), sono stati effettuati sul confine marittimo circa il 78 per cento dei sequestri di cocaina, il 60 per cento di quelli di eroina e il 99 per cento di hashish.

La rivista

2024 - numero 27

Fame chimica

Non solo fentanyl, in Europa cresce la dipendenza da farmaci e nuove droghe. Diversi tipi di oppiaceo, oltre l'eroina, sono documentati nel 74 per cento delle morti per overdose in Europa, spesso in combinazione con alcol e altre sostanze. In Italia, record di 15-19enni che nell'ultimo anno hanno fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione medica: nel 2023 sono stati oltre 280mila.

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