
21 marzo a Milano: Libera e l'elenco delle vittime di mafie, una scelta complicata

3 maggio 2021
Sono passati due anni da quando, nell’aprile del 2019, un’inchiesta giornalistica ha portato all’attenzione del grande pubblico un argomento di solito riservato agli addetti ai lavori: l’impiego che si fa nelle indagini dei trojan, software in grado di infilarsi in computer o smartphone per monitorarne le attività, senza farsi notare. La testata statunitense Motherboard e l’associazione Security without borders hanno svelato l’esistenza di uno di questi programmi (Exodus) su Play store, il negozio digitale di Google, mascherato da innocue applicazioni.
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