12 settembre 2023
Ci sono un albanese, un terrone e un non-italiano e si chiamano tutti Renald, perché sono in realtà la stessa persona, approdata nello Stivale viaggiando su un’astronave che non ha nulla di cosmico. Infatti è solo una misera imbarcazione, dove si sta pure molto stretti. L’invasione degli extraterroni (Beccogiallo, 2023) racconta le vicende dell’autore albanese Renald Hysi, giunto in Italia all’età di otto anni alla ricerca di un futuro che sembra arrivare sempre a metà. È la storia di un bambino che si fa uomo in un paese pieno di pregiudizi, sempre alla ricerca dell’ultimo da condannare per sentirsi migliore.
Oggi come allora si continua a parlare di blocco navale, respingimenti, invasione e sostituzione etnica. Le risposte dei governi alla questione si basano ancora su misure di ordine pubblico, espulsioni e restringimento delle tutele
Il fumetto, magistralmente disegnato da Elena Rapa, narra la vera storia di un migrante albanese che nel 1997 è costretto a fuggire dal proprio paese, travolto da una gravissima crisi economica e dalla guerra civile. Il testo ci accompagna nella vita del bambino e dei due Paesi, in un equilibrio perfetto tra dimensione pubblica e vicende private. La narrazione inizia nei corridoi del tribunale di Ancona, dove Renald, ormai in Italia da più di 20 anni, attende notizie sulla richiesta della cittadinanzapresentata nove anni prima e già ottenuta dai genitori e dal fratello.
Sembra una scena già vista o che si ripete senza sosta da decenni. Il fumetto di Renald ed Elena, infatti, è come un déjà-vu: una storia ambientata nel 1997 che pare invece il resoconto impietoso di quanto avviene ai nostri giorni. In Italia, gli stessi atteggiamenti di razzismo e discriminazione, e la stessa tendenza a soffiare sul fuoco da parte di una certa propaganda politica.
Ventisei anni dopo la situazione non è affatto cambiata. Oggi come allora si continua a parlare di blocco navale, respingimenti, invasione e sostituzione etnica. Le risposte dei governi alla questione si basano ancora su misure di ordine pubblico, espulsioni e restringimento delle tutele per chi arriva nel nostro Paese.
Accordi con regimi dittatoriali per tenere lontano l’extraterrone. La storia ha cambiato i protagonisti, lasciando intatta la trama. Renald lo sa, lo capisce e ce lo mostra senza rabbia, con molta ironia e un tasso di lucidità che speriamo colga presto anche i governanti di questo nostro sgangherato lato del mondo.
Da lavialibera n° 22, Altro che locale
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