21 dicembre 2023
Il governo, su proposta della presidente del consiglio Giorgia Meloni, ha prorogato l'incarico a Nicola Dell'Acqua come commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica fino al 31 dicembre 2024. La nomina era avvenuta il 4 maggio scorso, insieme alla creazione di una cabina di regia. L’obiettivo: far fronte allo stato di emergenza e realizzare una ricognizione delle opere degli interventi urgenti da mettere in cantiere. Un elenco necessario per stilare le priorità e riuscire a progettare lavori anche sul medio-lungo termine, anche dopo le gravi alluvioni che hanno colpito il nostro Paese, come quella avvenuta in Emilia-Romagna.
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Al momento, però, l'unico documento "di rilevanza esterna" è la relazione trasmessa alla segreteria tecnica della cabina di regia, che si è riunita per la prima volta il giorno dopo l'assegnazione della carica. Alla richiesta de lavialibera di rendere disponibili le decisioni prese in questi mesi, attraverso una richiesta di accesso civico generalizzato, Dell'Acqua risponde "che la relazione e tutte quelle che verranno saranno pubblicate a breve sul realizzando sito web". Intanto del piano di comunicazione sulla scarsità idrica previsto non si parla ancora.
Per dare corpo alle intenzioni del commissario straordinario, il “decreto siccità” è diventato legge poco prima dell’estate. Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 13 giugno, prevede diversi fronti di intervento. Oltre all’istituzione della cabina di regia e la disciplina della nomina del commissario straordinario, gli interventi spaziavano dalla regolamentazione delle procedure di progettazione e realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali alla gestione delle terre da scavo, passando per la disciplina degli impianti di desalinizzazione e gli invasi.
Non c'è traccia del piano di comunicazione per "assicurare un'adeguata informazione sulla persistente situazione della crisi idrica". Secondo Dell'Acqua, tutto sarà inserito in un sito web, di cui però non si sanno i tempi di realizzazione
All’interno del documento sono due i termini temporali che compaiono in modo chiaro. Si tratta del termine con cui le Regioni dovevano comunicare i progetti di fattibilità e di gestione delle reti di monitoraggio dei corpi idrici con scadenza 30 settembre, di cui però non c’è traccia. Cui si aggiunge il piano di comunicazione relativo alla crisi idrica, approvato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, “volto ad assicurare un'adeguata informazione del pubblico sulla persistente situazione di crisi idrica in atto nel territorio nazionale e sulle gravi ripercussioni che tale fenomeno potrebbe determinare sul tessuto economico e sociale, nonché a garantire ai cittadini e agli operatori di settore le informazioni necessarie sul corretto utilizzo della risorsa idrica (all’articolo 13)”. Nella prima e unica relazione del commissario la parola “comunicazione” non si trova.
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Nell’unico documento redatto finora dal commissario straordinario, metà delle 10 pagine sono spese per indicare modello organizzativo e attività. Nelle cinque rimanenti sono elencati: lo stato di severità idrica, previsioni meteo di breve/medio termine e lo stato degli invasi a livello nazionale. Tutti gli argomenti sono dettagliati in alcuni allegati. Mentre il censimento sulle dighe non è completo, la ricognizione sui bacini vede tutte le autorità distrettuali comparire nel file.
Nella prima e unica relazione di 10 pagine, sono elencati lo stato di severità idrica, le previsioni meteo su breve e medio termine del periodo di luglio/agosto e lo stato degli invasi a livello nazionale
In quelli che fanno riferimento alle previsioni, sono presenti due documenti: uno fornito dall’Aeronautica militare, che descrive come si prevedeva fosse il tempo dal 20 luglio fino al 1 agosto, compilate il 19 luglio. Leggermente più lunghe quelle corredate da ItaliaMeteo, che arrivavano sino al 21 agosto.
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Molte ombre restano su come il commissario Dell’Acqua stia agendo per fronteggiare l’emergenza di cui è stato chiamato a occuparsi. A lavialibera assicura: “È in corso di redazione un aggiornamento della Relazione, in quanto si tratta di una prima ricognizione sulla base dei dati raccolti dalle Autorità del distretto idrografico. La Relazione trasmessa, i cui contenuti sono stati trasmessi alla cabina di regia, e tutte quelle che verranno prodotte saranno pubblicate a breve sul realizzando sito web del commissario straordinario per il contrasto alla scarsità idrica. Sul detto sito verranno altresì pubblicati tutti gli atti di rilevanza esterna nel rispetto della vigente normativa”.
Così, si aspetta un portale del commissario per la scarsità idrica. E intanto, a rimanere a secco è anche la trasparenza.
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