
A Gaza, la tragedia dei dispersi e dei corpi senza nome



1 novembre 2025
Migliorare le condizioni di vita e di lavoro di centinaia di persone che lavorano le campagne italiane, dare alloggi dignitosi ed "eliminare così le infiltrazioni di gruppi criminali". Era questo l’obiettivo del piano per il "superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura". A disposizione c’erano 200 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). A tre anni e mezzo dal lancio dell’iniziativa, dopo silenzi, proroghe e rinunce, dei 37 comuni inizialmente coinvolti solo 11 riceveranno i fondi e 5 stanno avviando la fase dell’accordo di anticipo del finanziamento previsto. Nessun investimento attraverso questo canale andrà ai comuni pugliesi, ai quali era destinato più della metà del budget stanziato. I piani di azione locale, documenti che le amministrazioni interessate avevano invitato tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, sono rimasti senza risposta al ministero del Lavoro per più di un anno e mezzo, fino a che il dicastero guidato da Marina Elvira Calderone ha nominato il prefetto Maurizio Falco come commissario straordinario per sbloccare gli iter. Da lì, una corsa contro il tempo per non far scadere i termini per accedere ai soldi della missione e doverli perciò restituire a Bruxelles.
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