
Don Italo Calabrò, pioniere dell'antimafia sociale

21 luglio 2021
Ponti bloccati, catene umane, performance artistiche, attivisti sdraiati e incollati a strade e metropolitane: le proteste di Extinction rebellion (Xr) – il movimento che sfrutta la disobbedienza civile nonviolenta per accendere i riflettori sulla crisi climatica – paralizzano le città, coinvolgendo decine di migliaia di persone in tutto il mondo. Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito – patria del movimento e dove durante una delle ribellioni internazionali la polizia di Londra, Scotland Yard, ha arrestato migliaia di persone – li ha definiti "ribelli, croste che vivono in bivacchi che puzzano di canapa".
Tutto è partito nell’ottobre 2018 da un’idea dei ricercatori britannici Gail Bradbrook e Roger Hallam con l’obiettivo di fermare la perdita di biodiversità, minimizzare il rischio di estinzione umana e contrastare il collasso ecologico. Mentre l’Ue si è prefissata di ridurre del 55 per cento le emissioni di anidride carbonica entro il 2030, gli attivisti di Xr chiedono di azzerarle entro il 2025 e rendere operativa un’assemblea nazionale di cittadini per supervisionare il cambio di regime verso una nuova democrazia. Credono in una cultura rigenerativa, sana, resiliente e adattabile, che si prenda cura del pianeta e della vita.
A inizio aprile hanno deciso di tornare in piazza per dire basta alla finanza fossile. Chiedono ai governi di dire la verità sull’emergenza ecologica e di mettere al centro della ripresa economica la rinascita del pianeta.
Da lavialibera n° 9 - Picchio, dunque sono
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Con i criptofonini, i clan della Locride gestivano il narcotraffico internazionale da San Luca, paese di tremila anime arroccato sull'Aspromonte jonico. Tramite il "denaro volante", sistema informale di trasferimento di valore gestito da cinesi, con contatti a Dubai, pagavano la droga ai cartelli sudamericani. Con il beneplacito dei paramilitari, tonnellate di cocaina partivano da Colombia, Brasile e Ecuador per poi raggiungere il vecchio continente grazie agli operatori portuali corrotti dei principali scali europei. L'ultimo numero de lavialibera offre la mappa aggiornata degli affari della 'ndrangheta, così per come l'hanno tracciata le ultime indagini europee, in particolare l'operazione Eureka
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