Extinction rebellion, i ribelli contro l'estinzione

Il fotoreporter italiano Federico Tisa sta seguendo le proteste di Extinction rebellion, il movimento di disobbedienza civile non violenta che vuole tenere accesi i riflettori sulla crisi climatica

Federico Tisa

Federico TisaFotografo

21 luglio 2021

  • Condividi

Ponti bloccati, catene umane, performance artistiche, attivisti sdraiati e incollati a strade e metropolitane: le proteste di Extinction rebellion (Xr) – il movimento che sfrutta la disobbedienza civile nonviolenta per accendere i riflettori sulla crisi climatica – paralizzano le città, coinvolgendo decine di migliaia di persone in tutto il mondo. Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito – patria del movimento e dove durante una delle ribellioni internazionali la polizia di Londra, Scotland Yard, ha arrestato migliaia di persone – li ha definiti "ribelli, croste che vivono in bivacchi che puzzano di canapa". 

Tutto è partito nell’ottobre 2018 da un’idea dei ricercatori britannici Gail Bradbrook e Roger Hallam con l’obiettivo di fermare la perdita di biodiversità, minimizzare il rischio di estinzione umana e contrastare il collasso ecologico. Mentre l’Ue si è prefissata di ridurre del 55 per cento le emissioni di anidride carbonica entro il 2030, gli attivisti di Xr chiedono di azzerarle entro il 2025 e rendere operativa un’assemblea nazionale di cittadini per supervisionare il cambio di regime verso una nuova democrazia. Credono in una cultura rigenerativa, sana, resiliente e adattabile, che si prenda cura del pianeta e della vita. 

A inizio aprile hanno deciso di tornare in piazza per dire basta alla finanza fossile. Chiedono ai governi di dire la verità sull’emergenza ecologica e di mettere al centro della ripresa economica la rinascita del pianeta.

Da lavialibera n° 9 - Picchio, dunque sono

  • Condividi

La rivista

2024- numero 29

Tutti dentro

Record di presenze negli istituti penali e di provvedimenti di pubblica sicurezza: i dati inediti raccolti da lavialibera mostrano un'impennata nelle misure punitive nei confronti dei minori. "Una retromarcia decisa e spericolata", denuncia Luigi Ciotti

Tutti dentro
Vedi tutti i numeri

La newsletter de lavialibera

Ogni sabato la raccolta degli articoli della settimana, per non perdere neanche una notizia. 

Ogni prima domenica del mese un approfondimento speciale, per saperne di più e stupire gli amici al bar

Ogni terza domenica del mese, CapoMondi, la rassegna stampa estera a cura di Libera Internazionale