29 settembre 2022
L’ambiente come una delle priorità: il programma di Fratelli d’Italia (FdI) affronta il tema, “rispettando e aggiornando gli impegni internazionali assunti dall’Italia per contrastare i cambiamenti climatici”, con un’attenzione particolare all’agricoltura, che diventa un punto della proposta politica. L’obiettivo è uno sviluppo che coniughi “indipendenza e sostenibilità ambientale ed economica”. Quello di FdI è un “ambientalismo conservatore”, che attacca i movimenti che si battono per la giustizia climatica e propone soluzioni “senza fanatismi ideologici”, come ribadito il 22 settembre al convegno sull’emergenza climatica del partito di Giorgia Meloni. Sull’energia, si spinge verso una “transizione sostenibile”, ma anche la riattivazione e la nuova realizzazione di pozzi di gas naturale.
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"L’ambientalismo, spettro che si aggira per l’Europa, ha rimpiazzato il comunismo”Nicola Procaccini - responsabile Energia di Fratelli d'Italia
Secondo l’eurodeputato Nicola Procaccini, responsabile dei settori Ambiente ed energia del partito, “l’ambientalismo, spettro che si aggira per l’Europa, ha rimpiazzato il comunismo”. Per Fabio Roscani, dirigente del partito e presidente del movimento giovanile Gioventù nazionale, le nuove generazioni che manifestano per il clima sono “globalisti che bevono champagne e attaccano la nostra identità”. Fratelli d’Italia, però, non poteva omettere un passaggio sul tema. Il riassunto, già comparso sui sacchi dell’immondizia utilizzati nel 2019 per ripulire le sponde del Tevere è: “Chi ama la patria, difende l’ambiente”.
Cos'è la transizione ecologica?
Ed ecco che compaiono piani straordinari di tutela e salvaguardia delle acque marine — tanto che Alessandro Botti, di Ambiente Mare Italia, propone di istituire un ministero del mare — e delle aree a rischio idrogeologico, con l'attuazione di misure di “economia circolare in grado di ridurre il consumo di risorse naturali”, trasformando i rifiuti in energia rinnovabile. Dopo la sottoscrizione di Meloni alla Dichiarazione internazionale del centrodestra sull’emergenza climatica, Procaccini ha aggiunto: “La transizione ecologica è un percorso che va affrontato con buon senso e giuste tempistiche per non compromettere lo sviluppo economico, il benessere sociale e gli stessi target ambientali”.
La transizione ecologica è un percorso che va affrontato con buon senso e giuste tempistiche per non compromettere lo sviluppo economico, il benessere sociale e gli stessi target ambientali
Da una parte la difesa dell’ambiente, protetto entro i confini nazionali, dall’altra l’affermazione che “un’ecologia attenta non può voltare le spalle all’imprenditoria”. Così il partito si propone di salvaguardare il comparto agroalimentare, lottando contro il nutri-score — sistema di etichettatura per comparare le informazioni dei prodotti — attraverso la promozione di una filiera italiana per l’innovazione nel settore.
La sfida è arrivare all’autosufficienza energetica, attraverso la diversificazione delle fonti. Al centro del programma, l’utilizzo delle risorse nazionali, riattivando e realizzando pozzi di gas naturale e sostenendo “le politiche di price-cap” (un metodo di regolazione per vincolare il tasso di crescita di prezzi o tariffe di un prodotto). Poi c’è il tema del nucleare, che tanto ha diviso la politica. Meloni, intervenuta il 31 luglio a Termoli, ha precisato: “C’è da fare una valutazione molto precisa perchè noi rischiamo sui tempi. Il rischio è che noi arriviamo ad una tecnologia che è obsoleta: è un rischio che va calcolato – e continua –. Io non ho pregiudizi ideologici su niente, però queste sono cose estremamente serie, e qiundi bisogna calcolare bene. Capire quali sono le fonti che ci servono per arrivare ad una indipendenza energetica”. Nel programma si menziona il ricorso “al nucleare pulito e sicuro”, anche se, come sottolinea la stessa presidente: "L'Eni lavora sulla fusione nucleare che è stata fonte di energia completamente pulita e che non ha rischi ambientali, e che però ha dei tempi mediamente lunghi".
Ambiente ed energia, la carica delle lobby italiane
“Non ho pregiudizi ideologici su niente, però queste sono cose estremamente serie, e quindi bisogna calcolare bene. Capire quali sono le fonti che ci servono per arrivare ad una indipendenza energetica”Giorgia Meloni
Sono molti gli aspetti che non vengono menzionati. Innanzitutto, gli obiettivi europei, tranne un accenno, sempre legato alla produzione aziendale, del pacchetto di misure Fit for 55 per tagliare le emissioni del 55% entro il 2030. Nell’elenco si cita solo un rispetto e aggiornamento generico degli impegni internazionali. Non si include alcun tipo di processo partecipativo per contrastare il cambiamento climatico o la proposta di inserire personale competente sulla questione all’interno dell’apparato statale. Si declinano sempre le misure in modo che non ostacolino l’industria.
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