L’analisi sulla mafia siciliana è affiancata da altri contenuti esclusivi, come l’intervista a una moderatrice di contenuti social, la prima a rompere il silenzio sul mercato italiano di Facebook e Instagram. Un contributo che ci permette di approfondire il tema dell’odio, sempre più strumento per farsi riconoscere.
Per fortuna non esiste solo l’odio. Nel deserto di punti di riferimento emergono spinte positive che vanno in un'altra direzione, chiedendo giustizia sociale, come i movimenti ambientalisti. Sono loro a darci la buona notizia: è ancora possibile immaginare un futuro realmente diverso, a patto di operare cambiamenti radicali.